lunedì 16 dicembre 2013

Marsiglia è una città particolare, fusione di popoli di molteplici origini, che ha saputo creare dalla diversità un’identità unica. Oggi è la città dell’arte, della rinascita culturale e sociale. Quest’anno è stata proclamata, insieme alla città slovacca Kosice, Capitale Europea della Cultura. All’inizio del 2013 è un cantiere aperto, sotto vari punti di vista: aperto al mare, alla società, alla cultura, al futuro. Dopo grandi trasformazioni subite già negli anni precedenti, sono stati avviati circa 60 cantieri tra recuperi, riconversioni e nuove costruzioni. Il progetto principale, finalizzato al rilancio turistico e culturale, è l’Euro-Méditerranée, un piano che prevede il rinnovamento urbano di Marsiglia, a partire dalle aree portuali dismesse e volto alla promozione dell’area metropolitana. Architetti, ingegneri e artisti sono accorsi da ogni parte del mondo per dare il proprio contributo e si sono concentrati in particolare nella zona che va da Vieux Port, riqualificato grazie a un intervento dello studio di architetti di Norman Foster, che ha reso l’intera area pedonale, a Le Panier, il quartiere più antico e caratteristico di Marsiglia, con i suoi vicoli multicolore.

Scendendo verso il Fort-Saint-Jean troviamo uno degli edifici più notevoli, il MuCEM, Museo della Civiltà d’Europa e del Mediterraneo, ideato dall’architetto franco-algerino di origine italiane Rudy Ricciotti, che si ricollega ad esso tramite una passerella. Un edificio di “pietra, acqua e vento” che ospita spazi museali e dal quale è possibile ammirare da una parte Notre-Dame-de-la-Garde, sull’alto della collina, e dall’altra la Cathédrale Sainte-Marie-Majeure in stile neobizantino.

Accanto al MuCEM, uno degli edifici più rivoluzionari è la Villa Méditerranée firmata dall’architetto italiano Stefano Boeri, che sviluppa i suoi spazi sopra e sotto il mare ed è caratterizzato da uno sbalzo di 36 metri sospeso a 14 metri di altezza dal livello del mare. Un intervento significativo è stato realizzato per il J1, un hangar situato sulle banchine del porto di Marsiglia, che è stato completamente riqualificato.

Aperto per la prima volta al pubblico, con mostre ed eventi (tra cui la mostra su Le Corbusier) diventa un luogo d’incontro nell’attività portuale. Altri progetti realizzati sono il Frac, Fonds Régional d’Art Contemporain, museo realizzato dall’Architetto Kengo Kuma, il quale ha dovuto inserire l’edificio nel quartiere di Joliette, dall’assetto urbano complesso; quattro edifici, tra i quali il grattacielo di Jean Nouvel nel quartiere di Quais d’Arenc; il museo della fotografia di Frank O. Gehry; l’Euromed ideato da Massimiliano Fuksas. 
Marsiglia rappresenta in sintesi uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbanistica europea. In questa città così complessa, dalle mille contraddizioni, ci sono tutti i presupposti per la creazione di una nuova identità. E una buona architettura contribuisce in maniera significativa al raggiungimento di questo obiettivo.

Federica Salvatore

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