domenica 15 dicembre 2013

La locuzione “Terra dei fuochi” viene utilizzata per indicare la pratica criminale di smaltire o riciclare i rifiuti speciali bruciandoli. Il fenomeno denunciato a ogni istituzione competente, è stato per molti anni ampiamente sottovalutato. In molti ancora non immaginano i danni e le entità del problema, che continua a produrre malati, nonché morti di tumore. L’espressione è stata usata per la prima volta nel Rapporto Ecomafie del 2003 di Legambiente e ripresa da Roberto Saviano nell’ultimo capitolo ( l’XI) del libro Gomorra. La “Terra dei fuochi” è una vasta area dell’Italia meridionale, che comprende molti comuni tra Napoli e Caserta: Acerra, Aversa, Caivano, Camposano, Capua, Casal di Principe, Casaluce, Frignano, Giugliano in Campania, Lusciano, Marcianise, Nola, Orta di Atella, Parete, Pomigliano d’Arco, Portico di Caserta, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, San Cipriano, San Marcellino, Teverola, Trentola- Ducenta, Villa Literno, Visciano.

Per anni nelle campagne campane si sono verificati sversamenti illegali di rifiuti industriali e rifiuti tossici e nucleari provenienti dal nord Italia e dal nord Europa, da parte della Camorra e in particolare del clan dei Casalesi. Questi rifiuti, abbandonati nelle campagne o lungo le strade, quando vengono incendiati rilasciano nell’atmosfera sostanze tossiche, tra cui la diossina. Sarebbero proprio questi fumi tossici, responsabili che negli ultimi anni hanno prodotto nelle zone di Succivo, Caivano, Acerra e Giuliano un alto tasso di tumori soprattutto al seno e alla tiroide, per le giovani donne, e i bambini. Dal 1991 al 2013 si sono svolte 82 inchieste per traffico di rifiuti che hanno incanalato veleni da ogni parte d’Italia seppelliti direttamente nelle discariche legali e illegali della Terra dei Fuochi, gestite della criminalità organizzata. Adelphi, Black Hole, Caronte, Cassiopea, Chernobyl, Dirty Pack, Ecoboss, Falena, Giudizio Finale, Houdinì, Madre Terra Matrix, Nerone, Nolo, Old Iron, Partenope, Quattro Mani, Re Mida, Terra Mia, Tre Ruote, Ultimo Atto, sono le voci- inchieste che compongono il Dizionario dell’ecocidio nella Terra dei Fuochi. Le inchieste si sono concluse con 915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 denunce, e hanno coinvolto 443 aziende, le maggior parte delle quali con sede sociale al centro e al nord Italia. Durante la crisi dei rifiuti in Campania, tra il 2007 e il 2008, i roghi divennero più frequenti. Solo tra il gennaio e il febbraio 2007 vennero incendiati 30.000 kg di rifiuti in terreni agricoli. Dalle dichiarazioni rilasciate dal pentito di mafia, Carmine Schiavone, già nel 1995, si evince come la Campania fosse destinata a divenire una discarica di materiali tossici, scorie nucleari e acidi. Ad oggi, in 22 anni di attività illecite, sono stati sversati circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni genere. Secondo gli inquirenti, se ogni tir è in grado di trasportare 25 tonnellate alla volta, 410.905 camion carichi di queste sostanze, hanno attraversato l’Italia per concludere il loro viaggio nelle campagne casertane e napoletane. Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, giudica disattenta e omertosa l’attività delle istituzioni, che hanno favorito “un crimine in piena regola”. Ribadisce la gravità della situazione e la necessità di fornire soluzioni concrete per risolvere un problema a lungo rimandato, e afferma “Vogliamo che sia archiviata finalmente la triste stagione della Terra dei fuochi e che il territorio possa tornare a vivere e credere nel futuro”.

Intanto è stato approvato in data 03/12/13 dal Cdm il decreto sulla Terra dei fuochi. Entusiasta afferma il premier Letta: "Oggi per la prima volta le istituzioni nazionali affrontano l'emergenza Terra dei Fuochi. Il provvedimento va in Parlamento ma è già norma da oggi". Con il decreto legge cosi approvato viene introdotto nell’ordinamento italiano il reato di combustione dei rifiuti. E'stata inoltre stabilita la perimetrazione delle aree agricole interessate e della campagna ed entro 150 giorni. Si tratta di "una risposta senza precedenti, forte, netta" per "recuperare il tempo perduto - afferma ancora Letta. Prevista inoltre la possibilità di usare i militari - dice il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, la quale in conferenza a Palazzo Chigi dice - "non è un punto di arrivo ma un inizio. Nuovo inizio per la Campania".

Francesca Pistolini


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