venerdì 20 dicembre 2013


In un futuro molto prossimo il vostro cellulare potrà essere pieno non di virus ma di batteri e non dovrete correre nè da un tecnico nè a comprarne uno nuovo. Questo è quello che fa pensare la scoperta di un gruppo di scienziati della University of East Anglia, con a capo Tom Clarke. Gli studi di questo gruppo condotti su un batterio, Shewanella oneidensis, che vive nei fondali marini hanno infatti dato risultati interessanti.

Questo batterio ha la capacità di ossidare e ridurre vari ioni metallici attraverso i meccanismi biologici che sono alla base della sua sopravvivenza. Grazie a queste proprietà, se il microrganismo è fatto crescere in vicinanza di un polo positivo o negativo di un circuito elettrico gli elettroni e i protoni prodotti dal suo metabolismo producono energia che può' essere ad esempio immagazzinata in batterie.

È una bio-tecnologia che sicuramente va perfezionata in molti aspetti ma che può avere già molti risvolti pratici. Un applicazione diretta sarebbe l'utilizzo di questi batteri in impianti di purificazione delle acque e dei liquami per produrre l'energia necessaria al funzionamento degli impianti stessi. Questo permetterebbe la produzione di energia praticamente a costo zero e ci fa sperare in un futuro migliore dove non si utilizzeranno più le batterie che sono una delle maggiori cause di inquinamento delle acque e del suolo dovuto alla dispersione dei metalli pesanti presenti al loro interno dopo che sono gettate in discarica.



                                                                                                     Augusto Piazza















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