domenica 24 novembre 2013

Tutto inizia quando qualcosa finisce. In un periodo come questo, dove le tematiche giornaliere trattano sempre le stesse notizie e sempre con gli stessi termini (crisi, spread, deficit), vogliamo raccontarvi una storia diversa , una storia che parte da lontano, una storia che appunto inizia dalla fine. Siamo agli sgoccioli della seconda guerra mondiale, il teatro mondiale è sconvolto da immagini atroci e le forze politiche ed economiche di tutti i paesi sono in grande affanno. In Italia la situazione è più che mai complicata. Gli alleati liberano il paese nel ’45 e da li in poi la storia del nostro paese cambia. Improvvisamente diventammo debitori di quella che, di li a poco, sarebbe diventata l’unica grande superpotenza mondiale, gli Stati Uniti. Le organizzazioni segrete USA insediatesi in Italia per spiare le forze nazifasciste assunsero un nuovo compito, che le porterà ad influenzare cinquant’anni di storia repubblicana, ordinando stragi sanguinose che ancora oggi non trovano spiegazione.


Cos’è l’OSS? Antenato della CIA,  inizia la sua opera di spionaggio in Italia nel 43, costituendo la “Sezione Italia”, un gruppo clandestino formato prevalentemente da personaggi dell’esercito americano con evidenti origine italiane. Nell’immediato secondo dopoguerra la Sezione Italia dell’OSS riesce ad allacciare contatti di importanza fondamentale con tutte le personalità che avrebbero ricoperto posti di rilevanza nei successivi governi. Da quel momento in avanti è un susseguirsi di avvenimenti controversi che spingono il nostro paese verso una nuova guerra, la guerra dei blocchi, una guerra di cui non saremo protagonisti ma semplici pedine, fondamentali però per la posizione strategica.

Il primo maggio del 1947 di Portella della Ginestra, in Sicilia, è un primo esempio di questi oscuri episodi che hanno influenzato la politica italiana. Si tornava a festeggiare la festa dei lavoratori, dopo la caduta del fascismo e circa duemila persone, per lo più contadini, si radunarono nella vallata in provincia di Palermo per manifestare contro il latifondismo. L'occasione di festa era anche l’ideale per festeggiare la vittoria del Fronte Democratico Popolare alle elezioni per l’assemblea regionale siciliana. Quel primo maggio però passerà alla storia per altro. Dalle colline circostanti partirono numerose scariche di mitra sui manifestanti, causando undici morti e ventisette feriti. Le indagini ufficiali indicarono come unico colpevole il bandito Salvatore Giuliano. Nonostante la definitività della sentenza il sospetto di un mandante non abbandonò mai l'immaginario collettivo e le successive analisi medico-balistiche (risalenti addirittura al 1998) evidenziarono la presenza di numerose traiettorie non tutte riconducibili alla banda di Giuliano.  È questo l’evento spartiacque che scatena l’inizio della strategia della tensione il cui obiettivo principale, ordinato da Washington, era evitare l’avvento di frange estremiste (comuniste) nella politica italiana. Piazza fontana, Piazza della Loggia e la Stazione di Bologna sono solo alcuni degli eccidi di Stato spesso non giustificati in maniera esaustiva da magistrati e politici, nei quali l'ombra dell'Intelligence americana sembra avere un ruolo chiave. Siamo schiavi di una politica fittizia volta ad esaudire gli interessi di qualcun altro? 

L e S


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