martedì 22 aprile 2014

"Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento e di esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute"
Questo è ciò che aveva intuito Ippocrate, già nel 470 ca. ed è quello che una buona parte della popolazione mondiale sembra ancora non capire. C’è chi mangia troppo e chi invece troppo poco. Trilussa diceva (e Jovanotti citava): “Se io mangio due polli e tu nessuno statisticamente noi ne abbiamo mangiato uno per uno”. Ma la realtà è ben diversa, ben più grave.
Circa due miliardi di persone nel mondo sono sovrappeso, se non obese (malnutrizione per eccesso), mentre al 2012 erano 870 milioni le persone denutrite (malnutrizione per difetto), di cui 200 milioni di bambini (dati FAO).
Quali sono i rischi correlati ad entrambe queste situazioni? E quali sono i rischi correlati ai rimedi fai-da-te? Proprio di questo ci occuperemo in questa breve rubrica, comprendente tre articoli (quello di oggi,quello del 29 Aprile e l’ultimo a Maggio,ndr).
E proprio oggi apriamo le porte ad uno di questi mondi: il mondo della malnutrizione per difetto.

Con il termine malnutrizione per difetto non si intende la mera scarsità di cibo (denutrizione), bensì un introito squilibrato dei vari nutrienti, ai quali si può associare scarsità di controlli sanitari ed igienici alimentari.
Essere sottopeso significa correre un rischio 9 volte maggiore, rispetto a un coetaneo normalmente nutrito, di morire precocemente.
Per verificare la malnutrizione, un calcolo veloce che può essere effettuato è quello della misura della circonferenza del braccio:
VALORI CLINICAMENTE SIGNIFICATIVI PER MALNUTRIZIONE

MASCHI FEMMINE
≥ 20.1 cm < 22.8 cm malnutrizione lieve ≥ 18.6 cm < 20.9 cm
> 15.2 cm < 20.1 cm malnutrizione media > 13.9 cm < 18.6
≤ 15.2 cm malnutrizione severa ≤ 13.9 cm

Circonferenza media del braccio in adulti sani:
MASCHI: 32 ± 5 cm
FEMMINE: 28 ± 6 cm

La malnutrizione per difetto si ritrova sia nei cosiddetti Paesi del terzo Mondo,sia nei Paesi etichettati come Sviluppati.
Nel primo caso, una patologia importante e dalle gravi conseguenze, che colpisce i bambini tra 1 e 4 anni e di cui tutti abbiamo un immagine nella mente è la Sindrome di Kwashiorkor, legata alla carenza di proteine. Circa 192 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di questa forma di patologia, di cui l’82% in Asia e il 12% in Africa (restante 6% tra America del Sud e Medio Oriente).
La principale manifestazione clinica nei piccoli malati è il rigonfiamento addominale. Infatti, le proteine del sangue, fisiologicamente, riescono a trattenere i liquidi nel compartimento sanguigno. Quando però esse risultano carenti, il liquido non viene più trattenuto e si sposta invece verso lo spazio intercellulare, dando luogo ad edema.
Altre manifestazioni sono: deficit di anticorpi (anch’essi appartenenti a una famiglia particolare di proteine),colore rossiccio dei capelli e depigmentazione cutanea.
Un altro problema nutrizionale importante è rappresentato dal deficit di vitamina A, che in forma grave può provocare cecità e aumentare fortemente il rischio di mortalità infantile, perché diminuisce la resistenza a malattie infettive come morbillo, diarrea e infezioni respiratorie acute.
Ugualmente, la carenza di iodio è una causa importante di patologia fisica e mentale, con danni cerebrali permanenti, problemi di gotta e malfunzionamento della ghiandola tiroidea. Può colpire già il feto
e i bambini nei primissimi anni di vita, aumentando anche il rischio di mortalità prenatale e infantile e di sottopeso alla nascita. Spesso i bambini nati da donne con carenza di iodio andranno incontro a forme anche gravi di cretinismo.

Nei Paesi Sviluppati, invece, la malnutrizione è per lo più legata all’anoressia ,termine che indica la mancanza di appetito, a causa di diversi tipi di patologie. L’anoressia nervosa è la più popolare, assieme alla bulimia, costituendo importanti disturbi del comportamento alimentare.
Solo in Italia sono 3 milioni le persone (non solo donne) affette da tali patologie - dati comunicati in occasione del Congresso dell'Associazione nazionale dietisti -
Le cause sono da ricercarsi in fattori sociali e psicologici. È stato analizzato mediante tecniche di neuroimaging (quali risonanza magnetica funzionale) come queste persone presentino dismorfofobia (incapacità di percepire obiettivamente il proprio schema corporeo). Sono in studio anche cause genetiche, essendo forte l’associazione in gemelli omozigoti. Infine, ma non ultime, le cause psichiatriche, di cui in letteratura sono stati trattati vari casi in cui si denotava un’associazione di comorbilità tra anoressia e alterazioni nella sfera ossessivo-compulsiva.
Le persone con disturbi del comportamento alimentare vanno incontro a varie gravi complicanze: dalla disidratazione, agli squilibri elettrolitici (che possono portare a gravi danni cardiaci ,tra i quali aritmie e scompenso cardiaco),dall’ ipotermia all’ipotiroidismo, dall’infertlità, alle fratture spontanee.

Con questo primo articolo si conclude, quindi, un incontro più ravvicinato con pazienti i cui disturbi potrebbero essere evitati mediante una sana alimentazione.
L’incidenza di tutte queste patologie può diminuire nel corso del tempo, tramite interventi mirati.
Per le patologie da malnutrizione che si riscontrano nei Paesi del Terzo Mondo, varie organizzazioni come Unicef e FAO stanno conducendo a grandi progressi, progressi di cui anche noi, nel nostro piccolo, possiamo renderci partecipi.
K.M.




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