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- Catastrofi naturali. Oltre alle persone muore anche la dignità umana.
sabato 23 novembre 2013

Qui
vogliamo sottolineare però un altro aspetto. Solitamente, quando si presentano
di fronte ai nostri occhi eventi del genere, il senso di rabbia, frustrazione e
dolore provocati dalle conseguenze di questi fenomeni, creano in tutti quanti
una reazione di scontrosità. Ci
riferiamo al generale e generalizzato senso di critica e di “ricerca del
colpevole” che pervade le menti di tutti, o quasi. Intendiamo i dibattiti e le discussioni
che hanno luogo dopo tali vicende, che focalizzano tutta l’attenzione sulla
drammaticità della situazione e su quanto è accaduto in passato, senza pensare
a cosa si possa fare per rialzarsi, per ricostruire, per continuare a vivere,
per il futuro. Non si tenta quasi mai di trovare una via d’uscita alla
crisi, ma ci si focalizza solo su quanto appena accaduto e sul fatto che di
qualcuno è colpa. La colpa è dello Stato che non costruisce infrastrutture
sufficientemente forti per resistere ad un’alluvione; la colpa è dei soccorsi
che non arrivano mai in tempo; la colpa è di tutti coloro che non sono le
vittime, perché tutti potevano o dovevano fare qualcosa per poter evitare
questo. Tutto giusto, ci mancherebbe. Le vittime non ci sono solo per colpa
della natura e di nessun altro. Tanti e fin troppi esempi in passato ci hanno
mostrato che esistevano zone in cui non bisognava costruire case ed invece è
stato fatto, che esistevano strade e ponti costruiti con materiali che con una
pesante pioggia potevano crollare eppure erano lì da decenni. Gli esempi sono
davvero troppi, purtroppo. Ma colpevolizzare chi era (ed è) responsabile di
questi errori, che non vanno assolutamente, e ripeto, assolutamente,
minimizzati (perché hanno causato vittime umane), risulta essere poco utile.
Certo,
è giusto rendere giustizia alle vittime, ma qui vogliamo sottolineare il fatto che
spesso questa voglia di giustizia, che è legittima, doverosa e quanto mai
necessaria per garantire la sopravvivenza di quel che resta della dignità
umana, viene strumentalizzata per
altri scopi. La si strumentalizza nelle trasmissioni televisive per fare
ascolti da record, la strumentalizzano i politici per poter criticare i
governanti del passato e del presente. Questo strumentalizzare, criticare e
colpevolizzare, allontana tutti da quello che è l’unico vero obiettivo da
perseguire: la ricostruzione, il supporto e il far capire alle popolazioni che
hanno vissuto queste tragedie che non sono sole. Che il resto dell’umanità è fianco
a loro. L’attezione si sposta tutta sulla drammaticità del passato e si
allontana troppo, a mio umilissimo e modesto parere, dalla speranza sul futuro.

Maged Srour
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