Archive for 2014-04-13
AC/DC: presto lo scioglimento
Dove circola una voce, però, spesso un'altra le va a ridosso. Se la radio ha fatto notizia, la carta stampata non vuol’essere certo da meno: il giornale “The Australian” sostiene che a partire dal primo maggio, il gruppo è pronto a iniziare una sessione di sei settimane in uno studio discografico di Vancouver. La notizia però non è sta confermata ne tantomeno smentita dai press agent degli Ac/Dc.
Sebbene il gruppo sia considerato universalmente come australiano, quasi tutti i suoi membri sono nativi britannici. Gli AC/DC sono tra i gruppi di maggior successo nella storia del rock: i loro album hanno venduto oltre 200 milioni di copie nel mondo,,di cui oltre 71 milioni nei soli Stati Uniti.
Marco Harmina
Una scuola di terra e bambù
Il progetto Meti School nasce da un giovane architetto tedesco, Anna Heringer, la quale dopo un servizio volontario di otto mesi in Bangladesh, si innamora del posto e delle sue poverissime case di fango. Spinta dalla sua grande passione per l’architettura ecosostenibile, decide di studiare le tecniche di costruzione in terra, mettendo insieme borse di studio e volontariato. Insieme alle idee e al contributo delle famiglie di Rudrapur, cittadina rurale nel nord del Bangladesh, ha realizzato questo edificio per i bambini, uno spazio tutto loro dove poter meditare, studiare ma anche divertirsi.
La scuola è realizzata interamente in terra, paglia e bambù che formano una struttura resistente alle forti piogge del Bangladesh. Gli unici “mezzi” di cantiere ad essere impiegati sono stati i bufali, utilizzati per impastare l’argilla, una vanga e tanta manodopera. L’edifico si articola su due livelli, al piano terra si trovano tutte le aule e delle mini-grotte per il rifugio e il riposo, ricavate tra una parete e l’altra. Al primo piano invece troviamo spazi per le attività di gruppo, come la danza e il teatro e una torre nascosta tra gli alberi, dove i bambini possono arrampicarsi e godere dell’infinito panorama di risaie. L’idea base del progetto è quella di utilizzare materiali locali per sostenere l’economia e dare una formazione agli artigiani del posto, i quali hanno lavorato ben sei mesi a fianco degli esperti europei per imparare nuove tecniche di costruzione. Il materiale utilizzato, la terra, è economico ed ecologico, oltre ad essere un ottimo regolatore di umidità. Perfetta quindi per i climi umidi, calda d’inverno e fresca d’estate, è un elemento essenziale che in più non perde la sua bellezza con il tempo.
Il progetto ha visto la collaborazione di tecnici e architetti, arrivati dall’Austria e dalla Germania, ed è divenuto subito un’attrazione regionale di intere famiglie che arrivano per ammirarla, a piedi o in risciò, da chilometri di distanza. E’ un grande esempio di rivisitazione di materiali bio e tecniche di costruzione e rappresenta una risposta semplice ad esigenze enormi. La Meti School riempie d’orgoglio i suoi 164 allievi, che l’hanno costruita con le proprie mani, insieme agli insegnanti e ai genitori. L’architetto Anna Heringer li descrive così: <<Per sei mesi, invece di fare sport o pittura, si sono dati da fare nel cantiere come in un laboratorio. E la loro emozione era la nostra. Non riesco ancora a credere che ogni centimetro cubo di questi muri sia stato trasportato sulle nostre teste e modellato dalle nostre mani.>>
Federica Salvatore
domenica 13 aprile 2014